Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano |
There are no translations available. Mare e cultura binomio d’oro che ogni località italiana può offrire rendendo unica la vacanza nel nostro paese. Proiettarsi nel passato e contemporaneamente vivere il presente, respirare il mito di Enea mentre si è in barca al largo, sognando ad occhi aperti: è questa la sensazione che si prova ogni volta nel ritrovarsi lungo la costa del Cilento, anima naturalistica della provincia di Salerno. Ciò che si ritrova qui, è la pace e l’armonia che riescono a ritemprare l’anima da un lungo periodo di duro lavoro e di caos cittadino. Nelle ore meno calde della giornata passeggiare all’aperto è una delle attività ideali da poter effettuare…riscoprendo così, una flora rigogliosa caratterizzata da piante che crescono spontaneamente come la Primula di Palinuro: con i suoi petali gialli è il simbolo del Parco Naturale del Cilento e della Valle del Diano, fiore in via di estinzione e per questo protetto, ma non solo… ulivi secolari e i colori tipici della macchia mediterranea si combinano al colore cristallino del mare . La ricchezza del Parco consiste proprio, in una serie di luoghi naturalistici incontaminati come l’altopiano degli Alburni, La Valle del Calore , La sella del Corticato, il complesso dei Cervati ed il complesso del monte Gelbison… tutti “miracoli” ecologici da rispettare e da vivere. Attraversare l’altopiano degli Alburni con tutta calma permetterà di scoprire al viaggiatore attento la varietà di faggeta ad alto fusto e di rimirare in vetta uccelli tipici della zona come i sordoni e i culbianchi, ed ancora picchi, tassi e lupi. In vetta al monte Alburno è possibile osservare un bel bosco di latifoglie che in inverno, ricoperto di neve, propone uno spettacolo incantato di foresta ghiacciata. Verso valle il bosco come un quadro di un pittore cambia le sue tinte: il colore predominante è il marrone dei castagneti che termina le sue sfumature alle porte dei centri abitati di Petina e Sicignano. La valle del Calore presenta un paesaggio arricchito da vigneti, oliveti e boschi di quercia. Attraversato dal fiume Calore essa, presenta una delle formazioni forestali più importanti del parco del Cilento: la Cerreta di Campora: popolata dal cinghiale, dalla lontra e da numerosi uccelli come la beccaccia, lo scricciolo, il picchio, la cinciallegra e il fringuello. Il Complesso del monte Chianello (1319 m) raggiungibile da Roccadaspide, si presenta come una roccia carbonatica che si insinua nella vasta piana del fiume Sele. La vegetazione presente è costituita da boschi di leccioe latifoglie, scenario suggestivo sono le gole di Felitto e Magliano nuovo attraversate dal fiume Calore caratterizzate dalla presenza della lontra e della trota. La sella del Corticato è una depressione che intercorre tra il monte Motola e del Cocuzzo delle Puglie. Gli appezzamenti coltivati e i pascoli bovini fanno di questo luogo un paradiso rurale, quasi sembra una concretizzazione delle opere di artistiche di Jean François Millet, esponente della corrente artistica della scuola di Barbizon. I piccoli appezzamenti coltivati, i cespuglietti di ginestra odorosa e biancospino sono frequentati da volpi, faine e rapaci soprattutto durante le ore notturne. Gli Spigolatori di Jean-Francois Millet La natura paesaggistica commistione di mare e montagna , la fauna, le bellezze architettoniche, la cultura, la tradizione culinaria fanno del Cilento ed il suo parco luoghi di incantevole eccelenza e totalità che regalano allo spettatore una indimenticabile esperienza di incontro tra il proprio io e la natura. |
Tavernola Locanda di Campagna di Rocco Rosa
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